
Validità del passaporto: cosa sapere prima di viaggiare
Finalmente hai trovato un biglietto aereo al prezzo che cercavi per la tua vacanza all’estero. Gli orari sono perfetti e le date coincidono. La partenza è tra sole due settimane e il tuo passaporto scade tra cinque mesi. Sembra tutto a posto, ma poi ti assale un dubbio: il paese in cui viaggerai è tra quelli che richiede un passaporto con validità residua di sei mesi?
La domanda che ti stai ponendo è al cuore di molti imbarchi negati ed è fondamentale porsela prima di prenotare un viaggio all’estero. Spesso pensiamo che per viaggiare sia sufficiente che il passaporto non sia scaduto, tuttavia ci sono diversi paesi in cui è possibile entrare solo se il passaporto ha una validità residua di tre o sei mesi.
In questo articolo scoprirai:
quando il passaporto italiano è valido “di diritto” e quando serve il famoso “cuscinetto” di 6 mesi;
casi particolari, come minorenni e viaggi last-minute;
le eccezioni più cercate: USA, Regno Unito, Emirati Arabi, Giappone, Marocco e altri paesi.
Leggendo la nostra guida sulla validità del passaporto scoprirai inoltre che prima di prenotare bastano 2 minuti per evitare un no all’imbarco.
Validità del passaporto italiano
Il passaporto italiano elettronico ha una durata standard, ma varia in base all’età del titolare:
Adulti (dai 18 anni) → validità 10 anni
Minorenni da 3 a 18 anni → validità 5 anni
Bambini sotto i 3 anni → validità 3 anni
Una volta scaduto, il passaporto non può essere prorogato o esteso: bisogna richiederne uno nuovo.
Come vedremo meglio nella prossima sezione, è importante distinguere tra:
Data di scadenza riportata sul documento
Validità residua richiesta dai paesi di destinazione, che può rendere il passaporto inutilizzabile anche se non ancora scaduto.
Cosa significa veramente "validità del passaporto"?
Quando guardi il tuo passaporto, la data di scadenza stampata sembra l’unico riferimento importante. In realtà, per viaggiare sereni, è fondamentale conoscere la differenza tra scadenza e validità residua. Sono due concetti diversi, e confonderli potrebbe costarti caro.
La scadenza è la data fino alla quale il documento è giuridicamente valido.
La validità residua, invece, è il periodo di validità che deve residuare oltre la data del tuo viaggio. Molti paesi, infatti, non ti permettono di entrare se il tuo passaporto scade entro un certo numero di mesi dalla data prevista di partenza dal loro territorio.

Foto di Francesca Tirico su Unsplash.
Cosa significa "passaporto con validità residua di 6 mesi"?
Facciamo un esempio pratico per chiarire subito il concetto.
Hai prenotato un volo per la Thailandia che parte il 15 giugno.
La Thailandia richiede che il passaporto abbia una validità residua di almeno 6 mesi.
Questo significa che, alla data di ingresso nel paese (ad esempio, il 16 giugno), il tuo passaporto deve essere valido almeno fino al 16 dicembre (sei mesi dopo).
Se il tuo passaporto scade, per esempio, il 1° novembre, anche se tecnicamente è ancora valido al momento della partenza, non sarà sufficiente perché non soddisfa il requisito dei 6 mesi residui. La compagnia aerea molto probabilmente ti negherà l’imbarco già in aeroporto.
Perché esiste questa regola?
La regola della validità residua del passaporto è una misura di sicurezza e praticità. I governi la applicano per garantire:
Un ritorno sicuro: assicurarsi che il viaggiatore possa fare ritorno nel proprio paese di origine senza rischiare di rimanere bloccato alla frontiera con un documento scaduto.
Gestione degli imprevisti: nel caso in cui il tuo soggiorno debba essere prolungato per motivi imprevisti (come un problema medico, un volo cancellato o un'estensione del viaggio), avrai comunque un documento valido per tutto il periodo necessario.
In sintesi, pensare solo alla data di scadenza è un errore comune ma rischioso. Prima di ogni viaggio internazionale, controlla sempre i requisiti di validità residua specifici della tua destinazione.
Paesi con regole particolari sulla validità residua
Le regole non sono uguali ovunque: alcuni stati permettono l’ingresso con un passaporto valido fino al termine del soggiorno, mentre altri impongono mesi di validità residua.
Ecco una tabella con i requisiti dei paesi più richiesti dai viaggiatori italiani:
| Destinazione | Validità del passaporto richiesta |
|---|---|
| Stati Uniti (USA) | Valido per tutta la durata del soggiorno |
| Regno Unito | Valido per tutta la durata del soggiorno |
| Marocco | Almeno 3 mesi |
| Emirati Arabi Uniti | Almeno 6 mesi |
| Maldive | Almeno 6 mesi |
| Mauritius | Almeno 6 mesi |
| Seychelles | Almeno 6 mesi |
| Thailandia | Almeno 6 mesi |
| Giappone | Valido per tutta la durata del soggiorno |
| Brasile | Almeno 6 mesi |
| Canada | Valido per tutta la durata del soggiorno |
| Cuba | Almeno 6 mesi |
| Cina | Almeno 6 mesi |
| Australia | Valido per tutta la durata del soggiorno |
La regola dei 6 mesi è molto diffusa in Asia, Africa e nei paesi insulari, mentre in Nord America e Oceania spesso basta che il passaporto copra l’intero soggiorno.
Per avere informazioni aggiornate consigliamo di visitare il sito viaggiare sicuri: dalla sezione Lista Paesi, basta cliccare sulla bandiera della nazione per ottenere la scheda informativa con i dettagli sulla validità richiesta del passaporto, oltre che sulla necessità o meno del visto di ingresso.

Foto di Kit su Unsplash.
Casi particolari
Minorenni: i passaporti dei bambini hanno validità più breve e quindi scadono più facilmente; per questo è fondamentale controllare con anticipo.
Estensione della validità: non è possibile allungare la vita del passaporto; occorre sempre rifarlo ex novo.
Viaggi last minute: se ci si accorge tardi della validità insufficiente, l’unica soluzione è richiedere un nuovo passaporto in questura. In alcuni casi si può richiedere il rilascio urgente, ma non sempre viene concesso.
Attenzione alle pagine vuote del passaporto
Un aspetto spesso trascurato della validità del passaporto è la disponibilità o meno di pagine vuote residue. Diversi paesi infatti richiedono, oltre a una specifica validità residua del passaporto, anche un certo numero di pagine libere per apporre visti, timbri o permessi di ingresso. Le richieste più comuni sono le seguenti:
di solito è sufficiente una pagina libera;
in alcuni casi, servono due pagine libere affiancate, ad esempio per i visti degli Stati Uniti o del Sudafrica;
in altri casi, due pagine libere ma non necessariamente affiancate – ad esempio in India: una pagina per il visto elettronico, l’altra per i timbri.
Se viaggi spesso all’estero, fuori dall’Unione Europea, fai quindi attenzione non solo alla scadenza e validità del passaporto, ma anche alle pagine residue. Se non sono sufficienti dovrai infatti richiedere un nuovo passaporto (non è possibile aggiungere pagine extra).
Consigli pratici
Come verificare i requisiti di validità del passaporto prima di un viaggio
Le regole variano da paese a paese, quindi il primo passo è sempre controllare i requisiti ufficiali:
Consulta il sito “Viaggiare Sicuri” della Farnesina, che aggiorna costantemente le informazioni.
Verifica sul sito dell’ambasciata o del consolato del paese di destinazione.
In caso di volo con scalo, controlla anche le regole del paese di transito.
Alcune compagnie aeree riportano le restrizioni direttamente sul proprio sito o nelle FAQ.
Quando rinnovare il passaporto
Il consiglio migliore è non ridursi all’ultimo momento.
Rinnova almeno 6-9 mesi prima della scadenza, per essere sicuro che il tuo passaporto sia accettato ovunque.
Ricorda che i tempi di rilascio possono variare e, nei periodi di alta richiesta (estate, Natale), possono essere più lunghi.
Dove informarsi
Farnesina – Viaggiare Sicuri: per avere la conferma dei requisiti aggiornati paese per paese.
Ambasciata/Consolato: per regole specifiche e dettagli pratici sui visti.
Compagnia aerea: utile per capire se potrebbero negarti l’imbarco in base alla validità residua del documento.