Volare con il raffreddore: rischi, consigli e cosa sapere prima di partire

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Volare con il raffreddore: rischi, consigli e cosa sapere prima di partire

Ultima versione 19 agosto 2025

Il volo tanto atteso è tra pochissimi giorni o addirittura poche ore, ma ti accorgi, non senza una certa inquietudine, di avere chiari sintomi di un raffreddore. E a questo punto, sorgono inevitabili i dubbi e le domande: è possibile prendere l’aereo con il raffreddore? Ci sono regolamenti delle compagnie aeree che potrebbero negarmi l’imbarco? E ancora, ci sono rischi per la salute nel volare con il raffreddore?

In questa guida, cercheremo di rispondere a queste e molte altre domande, muovendoci tra regolamenti, consigli per viaggiare in salute e accorgimenti per chi viaggia con bambini in aereo con raffreddore.

Si può volare con il raffreddore?

La risposta è sì, nella maggior parte dei casi è possibile, ma bisogna essere consapevoli di alcuni rischi e disagi.

Un raffreddore lieve, con sintomi come naso chiuso o qualche starnuto, in genere non rappresenta un ostacolo al viaggio. Ciò che può creare più fastidio è la pressione in cabina, che accentua la sensazione di orecchie tappate e può causare dolore.

Se invece il raffreddore è associato a forte congestione nasale, febbre o infezioni delle vie respiratorie (come sinusite o otite), il volo può diventare molto più difficile e persino rischioso per la salute delle orecchie. In questi casi è consigliabile valutare l’opportunità di posticipare la partenza o consultare un medico prima di viaggiare.

Regole delle compagnie aeree

Se hai solo tosse stizzosa o naso chiuso, e non hai febbre pari o superiore a 38 °C, la maggior parte delle compagnie aeree ti consente di salire a bordo senza particolari restrizioni e senza bisogno di un certificato medico.

Tieni però presente che il personale di terra o di volo ha sempre la facoltà di valutare lo stato di salute dei passeggeri. Se appari visibilmente debole, sudato o in difficoltà respiratoria, potresti essere sottoposto a uno screening visivo o, in casi dubbi, a un parere medico in aeroporto per stabilire se sei idoneo a volare.

Quando è generalmente sicuro volare con il raffreddore?

Raffreddore lieve

Per una persona adulta in buono stato di salute generale, volare con un lieve raffreddore è generalmente ritenuto sicuro. Un raffreddore viene di solito considerato lieve se i sintomi sono limitati a:

  • naso leggermente congestionato e senza difficoltà respiratorie;

  • starnuti occasionali;

  • tosse anche questa occasionale e senza difficoltà respiratorie;

  • assenza di febbre.

Anche con questi sintomi lievi, il volo può risultare più fastidioso per le orecchie, soprattutto in fase di decollo e atterraggio. Deglutire spesso, una gomma da masticare, o uno spray nasale consigliato da un medico, possono essere sufficienti per ridurre i sintomi e i fastidi legati al viaggio in aereo con un lieve raffreddore.

Fase di guarigione

La fase di guarigione inizia tipicamente dopo 4-5 giorni dai primi sintomi. Gli indicatori di fase di guarigione sicura per il volo sono:

  • sintomi in netto miglioramento da almeno 2-3 giorni;

  • congestione nasale ridotta al minimo;

  • tosse residua;

  • ritorno dell'energia e dell'appetito normale;

  • niente febbre da almeno 24 ore.

Donna in aeroporto che sta per prendere l'aereo, anche se ha il raffreddore

Foto di Ketut Subiyanto su Pexels.

Quando è sconsigliabile volare con il raffreddore?

Ci sono situazioni in cui viaggiare in aereo con il raffreddore può diventare rischioso:

  • Febbre alta (≥ 38 °C): segnale che il corpo sta combattendo un’infezione attiva.

  • Sinusite acuta o otite: la pressione in cabina può peggiorare notevolmente il dolore e aumentare il rischio di complicazioni.

  • Congestione nasale completa: se le vie respiratorie sono totalmente bloccate, le orecchie non riescono a compensare la pressione, con forte dolore o danni temporanei all’udito.

In breve: un raffreddore comune non è di solito un problema, ma quando si parla di infezioni batteriche o virali più gravi (sinusiti, otiti, bronchiti), volare diventa fortemente sconsigliato.

Consultare il medico: quando è necessario

Ci sono casi in cui è meglio chiedere un parere medico prima di salire a bordo:

  • Condizioni croniche preesistenti: chi soffre di asma, problemi respiratori cronici o patologie all’orecchio dovrebbe valutare il viaggio con il proprio specialista.

  • Durata prolungata dei sintomi: se il raffreddore persiste da più di 10 giorni senza miglioramenti, o peggiora con dolore facciale e mal di testa intenso, è opportuno escludere infezioni più serie.

Un consulto medico non solo chiarisce se è sicuro volare, ma può anche portare alla prescrizione di farmaci o spray specifici per ridurre i rischi durante il viaggio.

Bambini in aereo con raffreddore: cosa sapere

Volare con un bambino non è mai semplice, e la situazione può complicarsi ulteriormente se il piccolo ha il raffreddore. La domanda che molti genitori si pongono è se sia sicuro portare i bambini in aereo con raffreddore: la risposta è generalmente sì, ma con alcune attenzioni speciali.

Perché i bambini soffrono di più la pressione auricolare

I bambini hanno le trombe di Eustachio (i condotti che collegano l’orecchio medio al naso) più corte e più strette rispetto agli adulti. Questo rende più difficile compensare la pressione durante decollo e atterraggio, specialmente se sono raffreddati o congestionati. Il risultato può essere dolore intenso alle orecchie, pianti prolungati e in alcuni casi rischio di otite.

Consigli pratici per il viaggio

Ci sono diversi accorgimenti che possono aiutare a ridurre i disagi:

  • Ciuccio o biberon durante decollo e atterraggio: la suzione stimola la deglutizione e facilita l’apertura delle trombe di Eustachio.

  • Idratazione frequente: offrire acqua a piccoli sorsi aiuta a mantenere le mucose umide e a facilitare la compensazione della pressione.

  • Spray nasali salini: usati poco prima del volo, possono liberare parzialmente il naso e rendere la respirazione più agevole.

  • Evitare il volo con febbre alta o otite in corso: in questi casi il viaggio può risultare molto doloroso e peggiorare la condizione del bambino.

Quando chiedere consiglio al pediatra

Se il raffreddore del bambino è molto forte, dura da diversi giorni o si accompagna a sintomi come febbre o dolore alle orecchie, è bene chiedere un parere medico prima della partenza. Il pediatra potrà consigliare se è opportuno rimandare il volo o indicare rimedi specifici per rendere il viaggio più confortevole.

Maggior contagio a bordo: tra verità e disinformazione

C’è chi si chiede se sia possibile volare con il raffreddore per l’eventualità di essere contagiati dal raffreddore durante il volo. La possibilità esiste e spesso si dà la colpa all’aria condizionata, per due motivi:

  1. secca le mucose e rende più esposti all’attacco dei patogeni;

  2. l’aereo ricicla l’aria e pertanto ci potrebbero arrivare addosso i patogeni di passeggeri con il raffreddore.

In realtà, uno studio di pochi anni fa pubblicato su PNAS ha rivelato che la possibilità di essere contagiati è legata al posto cui si è stati assegnati, in particolare alla vicinanza a un passeggero infetto:

  • entro due posti di distanza;

  • o in una fila adiacente.

Secondo lo studio, i passeggeri che si trovavano in queste situazioni, avevano l’80% in più di possibilità di ammalarsi rispetto agli altri, per i quali il rischio di infezione era inferiore al 3%. Tra questi ultimi, quelli seduti sul lato corridoio erano più a rischio, a causa del maggior passaggio di persone.

L’aria condizionata non è quindi il fattore di rischio che si potrebbe immaginare. Gli aerei sono generalmente dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air, gli stessi utilizzati nelle sale operatorie) in grado di catturare il 99,97% delle particelle, virus del raffreddore compresi.

Come volare con il raffreddore: 7 accorgimenti pratici

Alcuni semplici accorgimenti possono rendere il viaggio aereo con raffreddore più sopportabile. Questi suggerimenti hanno solo scopo informativo e non sostituiscono il parere di un medico.

Sette persone che usano accorgimenti per viaggiare in aereo con il raffreddore

Foto di wal_172619 su Pixabay.

Domande frequenti

È pericoloso volare con il raffreddore per le orecchie?

Non è generalmente pericoloso, ma può essere doloroso. La pressione in cabina durante decollo e atterraggio rende più difficile compensare se il naso è chiuso: questo può causare orecchie tappate, dolore acuto e, in rari casi, piccole infiammazioni temporanee.

Cosa fare se le orecchie si tappano in volo a causa del raffreddore?

Puoi provare accorgimenti come masticare una gomma, deglutire frequentemente, sbadigliare o fare la manovra di Valsalva (soffiare delicatamente con il naso tappato). Spruzzi nasali salini prima di decollo e atterraggio possono aiutare. Se il dolore è intenso o persiste, è meglio rivolgersi a un medico.

Quanto tempo aspettare per volare dopo una sinusite o un’otite?

Meglio volare solo quando i sintomi sono risolti o quasi del tutto scomparsi. In genere, dopo una sinusite o un’otite, è consigliabile attendere almeno qualche giorno dalla fine della febbre e dei dolori. Per maggiore sicurezza, è sempre utile chiedere conferma al proprio medico o pediatra (se riguarda un bambino).

Si può volare con raffreddore e febbre?

Con un raffreddore lieve sì, ma se c’è febbre alta il viaggio può diventare faticoso e aumentare i rischi di complicazioni. Inoltre, molte compagnie potrebbero non far salire a bordo passeggeri che mostrano sintomi evidenti di malattia.

Quanto tempo prima del volo devo stare meglio?

Se i sintomi sono lievi e in miglioramento, non è necessario attendere troppo. In caso di malattie più intense (sinusite, otite, febbre alta), è prudente aspettare di sentirsi guariti e consultare un medico. In media, un paio di giorni senza febbre né dolore è un buon segnale.

Posso contagiare altri passeggeri?

Sì: il raffreddore è causato da virus che si trasmettono facilmente in ambienti chiusi come la cabina di un aereo. Per ridurre il rischio, si possono adottare accorgimenti come lavarsi spesso le mani, tossire o starnutire in un fazzoletto e indossare una mascherina chirurgica durante il viaggio.

L’79% dei passeggeri non conosce i propri diritti. Non fare come loro.

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