
Volare con il gesso: si può? Regole, rischi e consigli pratici
Il tuo viaggio aereo è in programma tra pochi giorni, ma hai un arto ingessato a causa di una frattura? Forse ti starai chiedendo se si può prendere l’aereo con il gesso, e se sì, come fare. Quando si tratta di viaggiare in aereo con una frattura entrano infatti in gioco vari elementi: la tua salute, le regole delle compagnie aeree, ma anche altri aspetti che possono apparire meno immediati, come i controlli di sicurezza in aeroporto, la scelta del posto a sedere in aereo e il comfort durante il volo.
Seguici in questa guida sulle cose fondamentali da sapere per chi deve viaggiare in aereo con il gesso. Tieni presente che non si tratta di un parere specialistico e di mettere sempre al primo posto la tua salute e le indicazioni del tuo medico. Cominciamo.
È possibile viaggiare in aereo con una frattura o con il gesso?
La risposta è sì, è possibile volare con il gesso o con una frattura, ma non in tutte le situazioni. Occorre in primo luogo consultare un medico e mettere quindi al primo posto la propria salute; dopodiché, entrano in gioco i regolamenti delle compagnie aeree: ti invitiamo quindi a verificare cosa prevede la compagnia aerea con cui dovrai viaggiare.
In linea generale e con le dovute eccezioni (parere medico, compagnia aerea, ecc.), la possibilità di volare con il gesso è legata al tempo trascorso dalla frattura e dall’ingessamento:
Prime 24 ore: vietato volare per qualsiasi compagnia. Il rischio medico, inoltre, è massimo, ed è pertanto impossibile volare entro le prime 24 ore dalla frattura.
Tra le 24 e le 48 ore, è possibile solo in determinate condizioni che dipendono dalla compagnia aerea, ma che di solito sono: voli brevi sotto le 2 ore, certificato medico e gesso diviso (bivalve) sull’intera lunghezza.
Dopo 48 ore: di solito è possibile, ma pur sempre con certificato medico obbligatorio.
Dopo 7-10 giorni: è generalmente possibile, spesso senza l'obbligo del certificato medico (specie per i voli brevi).
Ricordiamo di nuovo che si tratta di prassi diffuse, ma che possono variare in base alla compagnia aerea. Ogni passeggero ha inoltre condizioni di salute specifiche, per cui ogni valutazione deve essere affidata al proprio medico. Considerate queste premesse, ecco una tabella riassuntiva:
| Durata del volo | Quando puoi volare |
|---|---|
| Meno di 2 ore | Dopo 24-48 ore dal gesso, con certificato medico e gesso bivalve |
| Più di 2 ore | Dopo 48 ore dal gesso, con certificato medico e gesso bivalve |
Le tempistiche sopra riguardano i casi più comuni di frattura semplice. Se hai subito un intervento chirurgico, potrebbero servire molti più giorni. Valuta con attenzione la tua situazione con il tuo medico.
Perché ci sono restrizioni nel volo con il gesso?
Le limitazioni non sono arbitrarie: hanno basi mediche e servono a prevenire problemi seri durante il viaggio.
Gonfiore dovuto alla pressione in cabina: a causa della minore pressione atmosferica in quota, i tessuti tendono a gonfiarsi. Se il gesso è rigido e non lascia spazio, questo può causare dolore intenso o complicazioni.
Rischio di sindrome compartimentale: si tratta di una condizione grave in cui la pressione all’interno di un arto aumenta a tal punto da bloccare la circolazione sanguigna. Viaggiare subito dopo l’applicazione del gesso aumenta questa probabilità.
Maggior rischio di embolia venosa: chi ha subito una frattura o è immobilizzato è più esposto a coaguli sanguigni. I voli di lunga durata peggiorano il problema, poiché costringono a restare seduti a lungo.
Importanza del fattore tempo: il periodo critico è quello delle prime 24–48 ore dopo la frattura o dopo l’applicazione del gesso. Trascorso questo intervallo, con il via libera del medico, il viaggio diventa meno rischioso.
Perché non si può volare con il gesso chiuso?
Diverse compagnie aeree non consentono di volare con il gesso chiuso, se questo è stato applicato da meno di 48 ore. Alla base di questa scelta c’è una ragione medica: durante il volo, la riduzione della pressione atmosferica può aumentare il gonfiore dei tessuti, per cui il gesso circolare completo, cioè chiuso, non lascerebbe spazio sufficiente ai tessuti, con conseguente dolore e possibili complicazioni.
Regole delle compagnie aeree
Ogni compagnia aerea applica regole proprie sul volo con il gesso. Conoscere le differenze è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese al check-in.
Ryanair: accetta passeggeri con il gesso, ma richiede che, se applicato nelle ultime 48 ore, venga aperto o diviso. Per i gessi completi agli arti inferiori, spesso è necessario presentare un certificato medico di idoneità al volo.
EasyJet obbliga i passeggeri con un'ingessatura applicata da meno di 48 ore a viaggiare esclusivamente con un gesso aperto per tutta la sua lunghezza. Se la frattura impedisce di piegare il ginocchio, è necessario acquistare uno o più posti aggiuntivi per distendere l'arto.
Altre compagnie (ITA Airways, Lufthansa, ecc.): generalmente seguono linee simili, con attenzione particolare alle prime 48 ore e all’estensione del gesso. Richiedono di solito la compilazione del modulo MEDIF (Medical Information Form) firmato dal medico.
Suggerimento pratico: avvisa sempre la compagnia aerea prima della partenza. Comunicare la presenza del gesso consente di ottenere assistenza (sedia a rotelle, imbarco prioritario) ed evitare il rischio di negato imbarco all’ultimo minuto.
Consigli pratici per volare con il gesso
Viaggiare con una frattura non deve per forza trasformarsi in un’esperienza stressante. Con alcuni accorgimenti pratici è possibile ridurre i rischi e affrontare il volo in modo più confortevole.
Richiedere assistenza speciale: le compagnie aeree offrono servizi gratuiti come la sedia a rotelle, l’accompagnamento fino all’imbarco o l’imbarco prioritario. È importante prenotare questo supporto in anticipo, almeno 48 ore prima del volo.
Scegliere posti con più spazio per le gambe: per chi ha il gesso a una gamba, avere spazio extra è fondamentale. Vale la pena valutare i posti in prima fila o vicino alle uscite di emergenza (se consentito dalla compagnia).
Tenere l’arto sollevato o libero da compressioni: quando possibile, cercare di mantenere il gesso leggermente sollevato per favorire la circolazione ed evitare gonfiore. Se non si riesce, assicurarsi almeno che non sia compresso da bagagli o sedili.
Indossare vestiti comodi e caldi: i tessuti morbidi e larghi facilitano la circolazione. Portare con sé una coperta o un indumento caldo aiuta a contrastare il raffreddamento delle estremità, frequente in cabina.
Idratarsi e muoversi durante il volo: bere acqua regolarmente, evitare alcol e caffeina, e fare piccoli esercizi di movimento (ruotare caviglie, muovere le dita, contrarre e rilasciare i muscoli) per ridurre il rischio di trombosi venosa profonda.